Come frullare le teste dei gamberi?
Mettete nel bicchiere del frullatore a immersione le teste dei gamberi con olio e acqua gasata. Frullare fino ad ottenere composto cremoso e omogeneo. Passate al colino o al setaccio. Usate la maionese così ottenuta come salsa di accompagnamento a un piatto a base di gamberi o anche di pesce bollito.
Che cos’è il fumetto in cucina?
Il fumetto è un brodo ristretto che può essere realizzato con gli scarti del pesce: teste, lische, ritagli, tranne ovviamente le interiora. Il fumetto di pesce è indispensabile se volete preparare dei piatti saporiti e gustosi come per esempio le lasagne di pesce o la bouillabaisse!
Cosa mangiare prima della paella?
Ensalada rusa – esattamente come la conosciamo noi, molto diffusa. Aioli – salsa di olio e aglio, da spalmare sul pane. Gazpacho – zuppa di pomodoro spremuto, servita in bicchieri di vetro come antipasto rinfrescante oppure accompagnato da verdure tagliate a dadini (tutto rigorosamente crudo).
Come pulire testa gamberoni?
Sciacquare i gamberi in acqua fredda. Per togliere interamente il carapace, rimuovere prima la testa, piegandola semplicemente e tirandola fino a staccarla. Togliere poi le zampe afferrandole tra le dita e strappandole. Inserire le dita sotto la corazza e staccarla dalla polpa, avendo cura di non romperla.
Come si puliscono le mazzancolle?
Per sgusciare le mazzancolle senza romperle, prima di tutto stacca la testa e le zampette. Poi apri delicatamente gli anelli che formano il guscio, scopri la coda e sfilala. Per eliminare facilmente il filetto nero intestinale aiutati con una pinzetta o la punta di un coltellino.
Perché si chiama fumetto di pesce?
Il suo nome si deve al fatto che il brodo non deve bollire, ma si deve portare a 80-95 °C, fino a quando comincia a “fumare”; si mantiene poi sotto la temperatura di ebollizione per tutto il tempo della cottura che, a differenza dei brodi di carne, è relativamente breve, tra i 20 e i 40′, secondo la concentrazione …
Perché il fumetto si chiama fumetto?
Il termine “fumetto” si riferisce più precisamente alla “nuvoletta”, simile a uno sbuffo di fumo, utilizzata, all’interno nelle immagini, per riportare il dialogo tra i personaggi (detta in inglese balloon).
Cosa si può abbinare alla paella?
La paella di carne, secondo la tradizione spagnola, si degusta al meglio con la classica sangria, preparata con un vino rosso aromatizzato con zucchero e frutta fresca in grado di offrire la giusta freschezza al palato.
Cosa abbinare ad una paella?
La Paella “valenciana” si sposa bene con un vino rosso corposo e fermo come il Cannonau di Sardegna o un rosso Syrah Siciliano da servire stemperato nelle stagioni calde e a temperatura ambiente in quelle fredde.